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La polenta di riso maridà è anche su Facebook: clicca qui per accedere... Ingredienti per 4 persone 400 gr. di Vialone Nano Preparazione Nella preparazione di questo piatto, le dosi degli ingredienti per la cottura del riso devono essere rispettate per permettere al riso di assorbire tutta l'acqua. Preparazione del ragù di carne: soffriggi cipolla carota e sedano a pezzetti in un filo di olio; aggiungi la carne macinata e falla rosolare. Sfuma con il vino bianco e quando sarà evaporato aggiungi la salsa di pomodoro. Regola di sale e pepe e un pizzico di cannella. Fai cuocere a fuoco lento per almeno un'ora. Fai bollire l'acqua per il riso, aggiungi il sale e il riso. Fai cuocere a fuoco medio, con il coperchio, mescolando di tanto in tanto. Dopo circa 15 minuti, quando il riso è al dente e ha assorbito l'acqua (ma non tutta, una piccola parte di umidità deve rimanere prima di mettere la farina), aggiungi la farina a pioggia, continuando a mescolare con un cucchiaio di legno per un paio di minuti. Ottieni così una "polentina". Togli la pentola dal fuoco. clicca sulla foto per ingrandirla In una ciotola mescola il formaggio grattuggiato con la cannella in polvere. La quantità di cannella va regolata anche in base al proprio gusto; va considerato che l'aroma di cannella è essenziale per la riuscita di questo piatto. Spolvera il fondo di una capiente terrina con un po' del formaggio grattuggiato e con l'aiuto di due cucchiai forma degli gnocchi di riso (quenelle); disponili sul fondo della terrina. Ricopri questo primo strato di gnocchi con il ragù di carne e verdure preparato in precedenza. Spolvera il tutto con il formaggio grana alla cannella. clicca sulla foto per ingrandirla
Fai un altro strato di gnocchi, ragù, formaggio e cannella e prosegui così fino ad esaurimento degli ingredienti. Porta in tavola la terrina e servi la polenta maridà calda nei piatti. Un po' di storia... Questo piatto, tipico della provincia di Verona, è localizzato prevalentemente in due ben precise aree geografiche della nostra provincia. La prima è riconducibile a tutta la città di Verona, e in modo particolare ad Avesa, la seconda alla zona della provincia posta tra i comuni di Villafranca, Castel d'Azzano e Povegliano. Le due ricette sono un po' diverse tra loro e possono essere definite come un "piatto della festa", all'interno della cucina "povera" veronese. La ricetta descritta ed illustrata è quella tramandata oralmente dai nostri nonni e fa capo alla zona di Castel d'Azzano e Povegliano Veronese. Si tratta quindi di polenta di riso in gnocchetti che vengono conditi a strati con ragù, parmigiano ed abbondante cannella. Questo piatto si è tramandato di padre in figlio e, pur di non perdere la tradizione, spesse volte a prepararlo erano proprio gli uomini, che l'avevano visto fare dalla loro mamma e desideravano che venisse imparato anche dai figli. La variante di Verona ed Avesa, invece, viene cucinata nello stesso modo, ma la polenta di riso che si ottiene viene servita effettivamente come una polenta, sulla tradizionale "panara" e viene poi tagliata a fette, condita con salsiccia fatta rosolare in abbondante burro e cosparsa di parmigiano.
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